Spesso riusciamo a scorgere i fatti importanti solo dopo aver soppresso la domanda “perché”; allora nel corso delle nostre indagini, i fatti stessi ci conducono a una risposta.
É uno dei tre approcci con i quali svolgo la mia attività di Advisor. Nella mia biografia ho parlato del mio incontro con il verbo di Giorgio Nardone, colui che ha sviluppato il modello di Problem Solving Strategico.
Mi piace qui riportare lo stralcio della lettera motivazionale, con la quale ho chiesto di poter partecipare al “Master di 1° e 2° Livello in Comunicazione Strategica, Coaching, Problem Solving e Scienza della Performace”, organizzato dal Centro di Terapia Strategica di Arezzo da lui diretto:
“Mi occupo di consulenza strategica aziendale e di operazioni di M&A: in tale ambito il connubio tra la gestione delle relazioni, la negoziazione, il problem solving (da una parte) e l’esperienza professionale e tecnica acquisita in 37 anni di attività con aziende (dall’altra), la farà da padrona.
Ho l’obiettivo ambizioso, poiché lo sento nelle mie “corde”, di poter essere a supporto delle aziende mediante l’utilizzo, per le attività sopra accennate, dello stile del Coaching e del Problem Solving Strategico, comunicando in modo efficace questo mio approccio.
La consulenza strategica e le attività collegate all’M&A portano a gestire, tra l’altro, gli stati emotivi delle persone, che comunque dovranno sostenere un cambiamento.
In questo frangente, ritengo, potrei essere maggiormente incisivo nel supportare gli imprenditori a gestire, appunto, i passi che hanno deciso, o che decideranno, di attuare.”
In azienda, come nella vita, capita ed è usuale “inciampare” in una difficoltà. La difficoltà, tuttavia, si trasforma in problema nel momento in cui vengono messi in atto i tentativi per trovare la sua soluzione (che, se non lo risolvono, lo accrescono).
Osservando come funziona, come si alimenta il problema, è possibile fare emergere, con particolari tecniche, gli Scenari di Rischio in cui l’azienda si trova ovvero in cui si potrebbe trovare, se non venissero adottate adeguate misure correttive.
Con questo metodo si guarda al presente, al fine di migliorare il futuro.
Il passato è passato (affermazione che appare paradossale). Guardare al passato, chiedendo: “Perché?”, significa andare alla ricerca delle cause, dei responsabili. E’ sicuramente utile fare queste indagini, ma per altri scopi. Non per risolvere il problema.
Con il modello di Problem Solving Strategico, e con l’uso delle tecniche ad esso collegate, intervengo per conoscere il problema, per aiutarti a definire il tuo obiettivo e la strategia per raggiungerlo. In questo modo, si andranno a prendere, nel modo più opportuno, decisioni strategiche efficaci, anche in situazioni complesse. E’ il risultato concreto quello che conta.